Articolo Gatti Salute
Come dare una pasticca al gatto? freccemartedì 8 ottobre 2013      


Una delle domande che sorgono spontanee ai proprietari di un gatto, quando il veterinario prescrive una terapia in pasticche è: “E ora? Come faccio a somministrare la pillola al mio Fuffi?”. Ma soprattutto: “Come dare una pasticca al mio gatto, evitando di rimetterci una mano o peggio?”. Verrebbe da sorridere, ma il problema esiste davvero, e senza volere esagerare o spaventare, è necessario conoscere le fondamentali “tecniche” di somministrazione delle pasticche, affinché la terapia non diventi un’esperienza traumatica né per l’animale, né per il padrone.

Ovviamente le tecniche sono svariate e tutte molto efficaci, ma quello che dobbiamo in primis considerare è il carattere e l’indole del nostro amato e sofisticato felino. La somministrazione di una pasticca è facile se l’animale ha un carattere docile, poco aggressivo e facilmente manipolabile in caso di cure. Diverso è se il nostro amico ha un’indole un po’ “forastica” o ribelle o, comunque, poco propensa a farsi manipolare manualmente per le terapie. Vediamo quali sono le tecniche efficaci se possediamo un animale docile e tranquillo, per intenderci, le pratiche più facili e semplici.

Innanzitutto dobbiamo considerare il tipo di pillola: ovvero, se è una pasticca classica, o un ovulo di materiale solubile nello stomaco e contenente all’interno la polvere con il principio attivo. Nel primo caso la pasticca può essere frantumata (potete usare quei simpatici “pestelli” in legno della nonna, molto utili in questi casi), anzi, per meglio dire polverizzata finemente; nel secondo casa basterà aprire l’ovulo e versarne il contenuto in polvere; la medicina va, poi, mescolata con una noce di pappa (meglio se in mousse o patè) molto appetibile per il nostro gatto. Se il micio non è particolarmente schizzinoso, può non accorgersi della presenza della polvere curativa e ingurgitarsi la pappa insieme alla pasticca polverizzata.

Ma se il gatto è ipersensibile con l’olfatto e tende ad accorgersi della presenza della indesiderata polvere, bisogna agire in modo differente. La pasticca, una volta polverizzata (e se la tipologia di farmaco lo consente), può essere anche mischiata all’acqua e inserita in una siringa. Una volta fatto ciò, togliete ovviamente l’ago e provate a spruzzare direttamente in bocca a Fuffi il liquido. La posizione corretta per inserire la siringa con la medicina è quella di mettere il micio in posizione comoda (anche sulle proprie gambe o su un tavolo), accarezzarlo per metterlo a proprio agio, stare tranquilli ( i gatti, come tutti gli animali, si accorgono dei nostri stati d’ansia) prendere delicatamente la testa con una mano e, con l’altra, aprire sempre delicatamente la bocca di Fuffi: introducete, sempre piano, la siringa al lato della bocca e premete lo stantuffo, non troppo pesantemente, sennò il liquido rischia di andare in trachea.

La stessa posizione si consiglia se si intende utilizzare un’altra praticissima tecnica, quella con il fantastico e geniale (per la mia esperienza da gattara!) “sparapillole”! Un utilissimo e ingegnoso attrezzo con cui inserire velocemente e senza traumi la pasticca all’interno della bocca del gatto (la tecnica è la stessa di quella della siringa, ma senza acqua, la pasticca viene “sparata” in bocca senza bisogno di frantumarla). Lo sparapillole lo potrete acquistare nei negozi specializzati di prodotti per animali: ve ne sono diversi tipi, ma è consigliabile quello con la punta morbida (tipo tettarella del biberon) che non rischia di graffiare il palato del micio.

Tutto ciò se il gatto è buono…..se non lo fosse, utilizzando queste tecniche sopradescritte (esclusa, ovviamente, quella della pasticca polverizzata e inserita nella pappa) potreste rischiare un bel morso o una bella graffiata. Come fare, allora, se Fuffi è un “tantino” agitato? Esistono in commercio delle paste molto appetibili, che si usano per la rimozione dei boli di pelo. A moltissimi gatti piacciono, quindi potrebbero risolvere il problema della somministrazione della pasticca a gatti forastici o non trattabili. Come fare: polverizzate la pasticca (o aprite la capsula e versatene il contenuto in polvere) e mischiatela con molta cura a 2-3 cm di queste paste.

Invece di metterle in un piattino (dove Fuffi vi farebbe un bello sberleffo e se andrebbe sdegnato per l’onta subita), spalmate direttamente la pasta (mischiata con la polvere) su una delle due zampe anteriori, proprio al di sopra del piedino…..i gatti sono animali estremamente puliti e non resisteranno a lungo senza pulirsi la zona “infestata” dalla pasta! Leccandosi, mangeranno essa e il suo medicamentoso contenuto, evitando graffi e morsi indesiderati ai padroni! Se non riuscite con nessuna di queste tecniche, rivolgetevi al vostro veterinario o a persone esperte che siano in grado di somministrare le pasticche al vostro micio senza grossi danni! In ogni caso leggetevi questo simpatico scritto, ma non seguitene i consigli! … ne uscirete….illuminati! http://www.micimiao.it/umor4.htm ©  RIPRODUZIONE RISERVATA

Veronica  Innominati - vedi tutti gli articoli di Veronica  Innominati



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Una delle domande che sorgono spontanee ai proprietari di un gatto, quando il veterinario prescrive una terapia in pasticche è: “E ora? Come faccio a somministrare la pillola al mio Fuffi?”. Ma soprattutto: “Come dare una pasticca al mio gatto, evitando di rimetterci una mano o peggio?”. Verrebbe da sorridere, ma il problema esiste davvero, e senza volere esagerare o spaventare, è necessario conoscere le fondamentali “tecniche” di somministrazione delle pasticche, affinché la terapia non diventi un’esperienza traumatica né per l’animale, né per il padrone.

Ovviamente le tecniche sono svariate e tutte molto efficaci, ma quello che dobbiamo in primis considerare è il carattere e l’indole del nostro amato e sofisticato felino. La somministrazione di una pasticca è facile se l’animale ha un carattere docile, poco aggressivo e facilmente manipolabile in caso di cure. Diverso è se il nostro amico ha un’indole un po’ “forastica” o ribelle o, comunque, poco propensa a farsi manipolare manualmente per le terapie. Vediamo quali sono le tecniche efficaci se possediamo un animale docile e tranquillo, per intenderci, le pratiche più facili e semplici.

Innanzitutto dobbiamo considerare il tipo di pillola: ovvero, se è una pasticca classica, o un ovulo di materiale solubile nello stomaco e contenente all’interno la polvere con il principio attivo. Nel primo caso la pasticca può essere frantumata (potete usare quei simpatici “pestelli” in legno della nonna, molto utili in questi casi), anzi, per meglio dire polverizzata finemente; nel secondo casa basterà aprire l’ovulo e versarne il contenuto in polvere; la medicina va, poi, mescolata con una noce di pappa (meglio se in mousse o patè) molto appetibile per il nostro gatto. Se il micio non è particolarmente schizzinoso, può non accorgersi della presenza della polvere curativa e ingurgitarsi la pappa insieme alla pasticca polverizzata.

Ma se il gatto è ipersensibile con l’olfatto e tende ad accorgersi della presenza della indesiderata polvere, bisogna agire in modo differente. La pasticca, una volta polverizzata (e se la tipologia di farmaco lo consente), può essere anche mischiata all’acqua e inserita in una siringa. Una volta fatto ciò, togliete ovviamente l’ago e provate a spruzzare direttamente in bocca a Fuffi il liquido. La posizione corretta per inserire la siringa con la medicina è quella di mettere il micio in posizione comoda (anche sulle proprie gambe o su un tavolo), accarezzarlo per metterlo a proprio agio, stare tranquilli ( i gatti, come tutti gli animali, si accorgono dei nostri stati d’ansia) prendere delicatamente la testa con una mano e, con l’altra, aprire sempre delicatamente la bocca di Fuffi: introducete, sempre piano, la siringa al lato della bocca e premete lo stantuffo, non troppo pesantemente, sennò il liquido rischia di andare in trachea.

La stessa posizione si consiglia se si intende utilizzare un’altra praticissima tecnica, quella con il fantastico e geniale (per la mia esperienza da gattara!) “sparapillole”! Un utilissimo e ingegnoso attrezzo con cui inserire velocemente e senza traumi la pasticca all’interno della bocca del gatto (la tecnica è la stessa di quella della siringa, ma senza acqua, la pasticca viene “sparata” in bocca senza bisogno di frantumarla). Lo sparapillole lo potrete acquistare nei negozi specializzati di prodotti per animali: ve ne sono diversi tipi, ma è consigliabile quello con la punta morbida (tipo tettarella del biberon) che non rischia di graffiare il palato del micio.

Tutto ciò se il gatto è buono…..se non lo fosse, utilizzando queste tecniche sopradescritte (esclusa, ovviamente, quella della pasticca polverizzata e inserita nella pappa) potreste rischiare un bel morso o una bella graffiata. Come fare, allora, se Fuffi è un “tantino” agitato? Esistono in commercio delle paste molto appetibili, che si usano per la rimozione dei boli di pelo. A moltissimi gatti piacciono, quindi potrebbero risolvere il problema della somministrazione della pasticca a gatti forastici o non trattabili. Come fare: polverizzate la pasticca (o aprite la capsula e versatene il contenuto in polvere) e mischiatela con molta cura a 2-3 cm di queste paste.

Invece di metterle in un piattino (dove Fuffi vi farebbe un bello sberleffo e se andrebbe sdegnato per l’onta subita), spalmate direttamente la pasta (mischiata con la polvere) su una delle due zampe anteriori, proprio al di sopra del piedino…..i gatti sono animali estremamente puliti e non resisteranno a lungo senza pulirsi la zona “infestata” dalla pasta! Leccandosi, mangeranno essa e il suo medicamentoso contenuto, evitando graffi e morsi indesiderati ai padroni! Se non riuscite con nessuna di queste tecniche, rivolgetevi al vostro veterinario o a persone esperte che siano in grado di somministrare le pasticche al vostro micio senza grossi danni! In ogni caso leggetevi questo simpatico scritto, ma non seguitene i consigli! … ne uscirete….illuminati! http://www.micimiao.it/umor4.htm ©  RIPRODUZIONE RISERVATA

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